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Nicola Bonamico lascia la carica di presidente di Adria Shopping

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Messaggio  Admin Mer Ago 18, 2010 10:23 pm

ASSOCIAZIONISMO
Il presidente lascia la carica dopo tanti anni di servizio

“Uscirò da Adria shopping finita l’estate”

ADRIA - Arriva alla sua conclusione la carica di presidente dell’associazione Adria shopping per Nicola Bonamico. Il rodigino dopo tanti anni di servizio, e di lavoro, per la città di Adria annuncia la sua decisione, maturata già prima dell’inizio della manifestazione Adria d’Estate 2010, ma che avverrà in concreto solo alla fine dei venerdì.

Partiamo dal resoconto: è sempre tempo di bilanci… “Un punto di partenza per fare bilanci è il Natale 2009 - spiega Bonamico - già da allora, concluse le aperture straordinarie natalizie, le casse dell’associazione erano in ‘rosso’. Avevamo seri problemi economici, ma non ci siamo fatti fermare: avevamo ottenuto il contributo regionale, ma ci era venuto a mancare quello del Comune di Adria, non previsto dal bilancio e difficile da ottenere visto il cambio di amministrazione e le elezioni. Abbiamo affrontato un Natale ristretto, e abbiamo fatto delle scelte. E’ stata persino lasciata nel cassetto la ’Notte magica’. In previsione del grande progetto di dare un degno festeggiamento per il ventesimo compleanno di Adria shopping, che avverrà il prossimo 2011, si è pensato di tagliare un po’ qua e un po’ la. Ma di certo non abbiamo mai fornito alla città e ai nostri sostenitori prodotti scadenti. Abbiamo anche rinunciato a ideare qualche piccolo evento per la Pasqua o per il carnevale, sia per non creare sovrapposizioni con la Pro Loco, sia per risparmiare più risorse possibili”.
E i tagli quali sono stati? “Abbiamo cercato di mettere in piedi un’Adria d’estate ristretta. All’inizio si pensava di mettere in programma solo i cinque venerdì di luglio e fare la notte bianca, ma poi ci siamo resi conto che facendo così avremmo distrutto una tradizione. Abbiamo eliminato le spese superflue, come il personaggio di spicco o il cabarettista di grido. Sono stati mesi difficili, abbiamo iniziato a lavorare su questa diciassettesima edizione a febbraio. In tanti sono venuti a chiedermi di poter entrare nel programma, ma abbiamo dovuto dire molti no. Siamo arrivati a scegliere quei gruppi musicali che venivano a costo zero, pur di avere la possibilità di esibirsi in centro ad Adria, perché, ricordiamolo, è pur sempre un bel palcoscenico”.
Ci sono stati problemi anche non economici? “Inutile dire di no; è stata riscontrata poca collaborazione da parte degli associati - spiega -. Nelle due riunioni pre Adria d’estate l’affluenza è stata scarsissima, eravamo sempre i soliti pochi. Ma allora a quel punto come poter prendere decisioni? Non potevamo discutere mai di cambiamenti, perché poi gli assenti si sarebbero sentiti discriminati perché non resi partecipi. Non so se sia venuto a mancare lo stimolo, o se le risorse economiche sempre più scarseggianti abbiamo affievolito gli animi festosi dei commercianti. Per fortuna c’è stata Adria unika (la fidelity card ). Grazie ad essa abbiamo dato un po’ di fiato ai commercianti, che si ritrovavamo ad aprire i saldi con un ritardo di 15 giorni rispetto alle regioni limitrofe. Adria unika avrà validità fino al 31 dicembre. Con la card stiamo trattando con un istituto bancario per creare la tessera con il chip, come è già attivo per la Rosolina Card e Alba Card”.
Com’è andata l’estate fino ad ora? “Ci siamo arrivati a fatica, abbiamo scelto di fare più musica di spessore, e ci siamo appoggiati ad un’agenzia per questo. Ma non abbiamo avuto riscontri positivi. Non avevamo quest’anno il personaggio di spicco e abbiamo notato che la gente è venuta per altre grandi occasioni in città”.
E la Notte Bianca? “E’ stata anomala, di ottima qualità sicuramente; la gente ha preferito la visita alla cripta, i figuranti di inizio Novecento e l’inaugurazione del nuovo organo alla Cattedrale, rispetto allo spettacolo di ballo e alla musica. Ma con grande rammarico annuncio che la mia carica è arrivata al suo termine: ci saranno gli ultimi due venerdì e poi lascerò la presidenza”.
Quando ha intenzione di sciogliere il suo patto con Adria shopping? “Uscirò da Adria shopping finita l’estate, solo quando tutte le kermesse di questa edizione 2010 di Adria d’estate saranno concluse. L’ho già comunicato al mio consiglio direttivo per dare loro la possibilità di prepararsi già per eventuali nuove elezioni, per mettere mano alle cariche e per prepararsi mentalmente alle manifestazioni del Natale, sapendo già che io non ci sarò”.
C’è una giustificazione a questo gesto?“ Non sono più in grado di dare una mano a questa associazione mantenendo la figura del presidente. Lascio la carica ora, appunto, per facilitare la scelta di un nuovo presidente e l’arrivo al Natale sereni con un programma definitivo scelto dal nuovo direttivo. Dopo 10 anni termino la mia attività di commerciante e anche l’esperienza all’interno dell’associazione - e continua - sono stato tesoriere, vice presidente, e poi presidente dopo la legislatura di Massimo Barbujani. Ho fatto un’esperienza a largo raggio: tutto sempre per incentivare il commercio ad Adria. Sono stato presidente nel momento più difficile: primo dovevo lavorare sull’eredità lasciata da Bobo, presidente ma anche uno degli ideatori di Adria shopping; seconda cosa, è arrivata la crisi, periodo durante il quale è stato difficile colloquiare con i commercianti e reperire le finanze. C’è stato un momento - ricorda - in cui non mi sono più sentito appoggiato, e spero solo che il prossimo consiglio lavori più unito, e in maniera più amichevole. Non mi sento il presidente giusto per questo momento, serve una persona che abbia più tempo di me, da fuori sembra tutto facile, ma non lo è”.
Consigli per il futuro presidente e per il nuovo direttivo? “È stato perso un po’ lo spirito di amicizia, ed è uno dei motivi per cui lascio l’associazione. Resterò vicino all’associazione aiutandola ove posso, darò la mia esperienza e consiglio di lasciar stare la rivalità, di guardare oltre il proprio giardino, e di dare i giusti festeggiamenti che il ventesimo di Adria shopping merita”.

Alessandra Borella

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