Mangia la foglia. Corso di erbe autoctone per cucina del Delta del Po
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Mangia la foglia. Corso di erbe autoctone per cucina del Delta del Po
Mangia la foglia
Corso di erbe autoctone per cucina del Delta del Po
Promotore Legambiente circolo Delta del Po – Adria
Le serate informative si svolgeranno il 31 Marzo e 7 Aprile in sede
Legambiente, via Marino Marin n. 28 ad Adria, mentre per l’uscita pratica di
riconoscimento e assaggio Domenica 11 Aprile a Cà Vittorina - Azienda
agricola didattica specializzata in coltivazione di lavanda.
Il costo di iscrizione è di 20 euro, 15 euro per i soci Legambiente. Numero
massimo 25 partecipanti.
Per informazioni -Leonardo 3288729114- Gabriele 3472413150-
Le iscrizioni saranno considerate valide solo con l’avvenuto pagamento.
La sede Legambiente è aperta tutti i Giovedì dalle 21 alle 23.
Prevediamo un rapido raggiungimento del numero massimo di iscrizioni.
La tradizionale raccolta delle erbe nei campi di primavera è stata sempre
una risorsa insostituibile delle nostre genti, per l’apporto vitaminico e i
benefici curativi che erano gli unici punti di riferimento per le
popolazioni povere.
Non solo le erbe hanno salvato la vita dei nostri avi, ma erano diventate
regine delle tavole con ricette dai gusti unici e insostituibili.
La spesa nei campi è gratuita, basta avere un po’ di tempo per andare a
raccoglierle, imparando a riconoscerle.
Naturalmente la raccolta deve essere fatta rispettando le condizioni di
riproduzione delle piantine, per dare la possibilità ad altri di
raccoglierle l’anno successivo.
Estirparle in malo modo significa non trovarle più ed estinguere la colonia
di erbette preziose.
È importante non dimenticare le potenzialità della cultura della raccolta
sostenibile delle erbe selvatiche.
Infatti le campagne sono già cambiate moltissimo in pochi anni, alberi da
frutto autoctoni sono quasi scomparsi, la vegetazione arborea naturale
autoctona è quasi sparita, sostituita da essenze esotiche che non riescono
ad ambientarsi se non sono continuamente curate dall’uomo.
Inoltre il patrimonio di erbe selvatiche sta scomparendo anche a causa
dell'inquinamento e della semina di altre piante che nulla hanno a che fare
con le nostre tradizioni.
Il paesaggio è completamente cambiato: nuova vegetazione, come alberi,
frutteti, cespugli, erbe, stanno modificando il nostro territorio
originario.
Questo tipo di sostituzione non guarda la naturale biodiversità; e non è
nemmeno una sostituzione graduale, tale da permettere l’adattamento delle
nuove piante, che perciò restano sempre deboli ed attaccabili dai parassiti
e bisognose di cure artificiali.
www.legambientedeltapo.it marzo 2010
Corso di erbe autoctone per cucina del Delta del Po
Promotore Legambiente circolo Delta del Po – Adria
Le serate informative si svolgeranno il 31 Marzo e 7 Aprile in sede
Legambiente, via Marino Marin n. 28 ad Adria, mentre per l’uscita pratica di
riconoscimento e assaggio Domenica 11 Aprile a Cà Vittorina - Azienda
agricola didattica specializzata in coltivazione di lavanda.
Il costo di iscrizione è di 20 euro, 15 euro per i soci Legambiente. Numero
massimo 25 partecipanti.
Per informazioni -Leonardo 3288729114- Gabriele 3472413150-
Le iscrizioni saranno considerate valide solo con l’avvenuto pagamento.
La sede Legambiente è aperta tutti i Giovedì dalle 21 alle 23.
Prevediamo un rapido raggiungimento del numero massimo di iscrizioni.
La tradizionale raccolta delle erbe nei campi di primavera è stata sempre
una risorsa insostituibile delle nostre genti, per l’apporto vitaminico e i
benefici curativi che erano gli unici punti di riferimento per le
popolazioni povere.
Non solo le erbe hanno salvato la vita dei nostri avi, ma erano diventate
regine delle tavole con ricette dai gusti unici e insostituibili.
La spesa nei campi è gratuita, basta avere un po’ di tempo per andare a
raccoglierle, imparando a riconoscerle.
Naturalmente la raccolta deve essere fatta rispettando le condizioni di
riproduzione delle piantine, per dare la possibilità ad altri di
raccoglierle l’anno successivo.
Estirparle in malo modo significa non trovarle più ed estinguere la colonia
di erbette preziose.
È importante non dimenticare le potenzialità della cultura della raccolta
sostenibile delle erbe selvatiche.
Infatti le campagne sono già cambiate moltissimo in pochi anni, alberi da
frutto autoctoni sono quasi scomparsi, la vegetazione arborea naturale
autoctona è quasi sparita, sostituita da essenze esotiche che non riescono
ad ambientarsi se non sono continuamente curate dall’uomo.
Inoltre il patrimonio di erbe selvatiche sta scomparendo anche a causa
dell'inquinamento e della semina di altre piante che nulla hanno a che fare
con le nostre tradizioni.
Il paesaggio è completamente cambiato: nuova vegetazione, come alberi,
frutteti, cespugli, erbe, stanno modificando il nostro territorio
originario.
Questo tipo di sostituzione non guarda la naturale biodiversità; e non è
nemmeno una sostituzione graduale, tale da permettere l’adattamento delle
nuove piante, che perciò restano sempre deboli ed attaccabili dai parassiti
e bisognose di cure artificiali.
www.legambientedeltapo.it marzo 2010
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