I tipici dolci polesani iniziano a farsi largo

Adria e Papozze, Ricchezze del Po e Slow Food Rovigo, Bottrighe e la sua gente. Tutti assieme per promuovere la tradizione dolciaria polesana. «Una tradizione che non ha eguali quanto a tipologie, varietà e ingredienti- spiega il fiduciario provinciale Slow Food Paolo Rigoni -. Una consapevolezza che è riconosciuta anche da chi polesano non è».
Bottrighe ha voluto significare la propria vicinanza ai produttori di Ricchezze del Po che hanno sostenuto l'iniziativa con il supporto caloroso de i Buontemponi e del Gruppo sportivo. Sul palco, dopo l'esordio canoro del gruppo folklorico rivierasco, si sono succeduti i relatori Alessandro Rigoni presidente di Ricchezze del Po, l'assessore Maria Chiara Paparella, il sindaco di Papozze Diego Guolo e lo stesso Paolo Rigoni. Protagonisti veri alcuni operatori polesani che hanno iniziato a promuoversi lavorando sulla qualità: l'azienda La Mora di Panarella, la Valle di Papozze, la Galassa di Gavello, Miel Anna di Taglio di Po, la trattoria Alla Rosa, Monica Grandi con le patate americane e la pasticceria Dall'Amelia che vuole inserirsi a pieno titolo nel solco della tradizione, immettendo nella sua produzione alcuni dolci polesani per renderli noti e ricercati. In primis la torta di pane (da servirsi con il miele di Mielanna) nota sino ai primi del '900, che riutilizzava il pane delle panetterie, la torta di americane di Valliera con latte de La Mora", ricostruita secondo la fedele ricetta di Carmen e Luisa Rossi di Valliera e lo strudel con le mele della Galassa. Infine, la Mariana del Po della Rosa, schiacciata di farina di castagna. Dolci che non temono confronto a detta degli organizzatori e apprezzati dagli ospiti che li hanno degustati bagnand