incontro con Nicolai Lilin l'autore di due grandi successi editoriali : "Educazione siberiana" (2009, Einaudi) e "Caduta Libera" (2010 Einaudi)
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incontro con Nicolai Lilin l'autore di due grandi successi editoriali : "Educazione siberiana" (2009, Einaudi) e "Caduta Libera" (2010 Einaudi)
Sabato 24 luglio ore 20.30 a Voci per la Libertà : incontro con Nicolai Lilin l'autore di due grandi successi editoriali : "Educazione siberiana" (2009, Einaudi) e "Caduta Libera" (2010 Einaudi) . Attualmente tradotto in 14 lingue e in via di distribuzione in 20 paesi, Educazione siberiana diventerà anche un film di Gabriele Salvatores . A "Voci per la Libertà" lo scrittore originario della Transnistria presenterà un reading tratto dal suo secondo libro, il racconto autobiografico di cecchino in Cecenia per conto dell’Armata Russa, con l’ incarico di uccidere più nemici possibile. «Riportarla nella sua atroce ripetizione è il mio modo per costringere il lettore a scendere giù nell’inferno e guardarlo per davvero», ha dichiarato Lilin al quotidiano Repubblica.L'autore si esibirà assieme ai Japanese but goodies, un collettivo rodigino impegnato a lavorare sulla commistione di teatro e musica.
"Come tutti i reduci, anche Lilin si misura con l’immenso problema della solitudine, che nasce dall’impossibilità di condividere un vissuto tanto tragico. «E’ difficile spiegare cosa vede uno come me quando guarda negli occhi di sua figlia, quando la vede vivere, quando la prende in braccio: quante ombre, quante voci le stanno dietro». Scrivendo “Caduta libera”, confessione pubblica della mattanza cecena vissuta in prima persona per ordine del governo russo,Nicolai Lilin ha ridotto, in parte, quella solitudine. Permettendo a chiunque di esplorare, per la prima volta dall’interno e senza filtri, tutto l’orrore dellaguerra del Caucaso: dove ragazzi di 18 anni, «provenienti da posti dimenticati da Dio», impararono a loro spese cosa significa smettere di essere uomini". (fonte )
per maggiori informazioni si rinvia al sito dell'autore
"Come tutti i reduci, anche Lilin si misura con l’immenso problema della solitudine, che nasce dall’impossibilità di condividere un vissuto tanto tragico. «E’ difficile spiegare cosa vede uno come me quando guarda negli occhi di sua figlia, quando la vede vivere, quando la prende in braccio: quante ombre, quante voci le stanno dietro». Scrivendo “Caduta libera”, confessione pubblica della mattanza cecena vissuta in prima persona per ordine del governo russo,Nicolai Lilin ha ridotto, in parte, quella solitudine. Permettendo a chiunque di esplorare, per la prima volta dall’interno e senza filtri, tutto l’orrore dellaguerra del Caucaso: dove ragazzi di 18 anni, «provenienti da posti dimenticati da Dio», impararono a loro spese cosa significa smettere di essere uomini". (fonte )
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Andrea S- Ospite
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